Verso il futuro del CSI consapevoli di ciò che siamo oggi

Nell’ambito del Consiglio Nazionale dello scorso weekend a Roma, sono state prese importanti decisioni per l’Associazione. Fissata a fine gennaio 2024 la data dell’Assemblea di metà mandato, che sarà la verifica di quanto fatto ma soprattutto l’occasione per guardare avanti. Prepararsi al futuro è indispensabile per chi è al servizio del CSI con compiti direttivi, a qualsiasi livello. Nel mio intervento ho spinto perché si eviti l’autoreferenzialità, concentrandoci, invece, sulle prospettive future, alla luce di quello che è avvenuto in questi ultimi anni. Il 2024 sarà anche l’anno dell’80° compleanno del CSI e questo – al di là delle ovvie considerazioni sul valore delle scelte, valoriali e operative, fatte quando l’Italia ancora non era uscita dalla seconda guerra mondiale – significa che abbiamo una responsabilità grande: essere degni di chi ha costruito il CSI e consolidare il ruolo della nostra Associazione in ambito sportivo, sociale, culturale ed economico. Prepariamoci per affrontare con serietà questi appuntamenti perché il Consiglio Nazionale, dettando i tempi del rinnovo di tutte le cariche, ha delineato anche le date delle Assemblee elettive. È stata inoltre deliberata l’Assemblea straordinaria per le modifiche allo Statuto. Va fatto per integrare il nostro Statuto con le modifiche decise dal CONI e dallo Stato in particolare, ma non solo, sul numero di mandati dei Presidenti e dei Consiglieri ad ogni livello. Da una parte sono preoccupato perché il momento, visto quanto accade in Italia e nel mondo, non è facile, ma proprio per questo dobbiamo reagire e trovare persone che abbiano il desiderio di servire il CSI e che si mettano in gioco per fare il bene associativo, senza pensare a tornaconti o interessi personali. Per decidere cosa vorremmo essere nel futuro dobbiamo partire dalla consapevolezza di quello che siamo oggi. Un Ente in salute; nei numeri siamo tornati al pre-Covid e perfino andati oltre. Questo è bene ma sappiamo tutti che la vera salute di un’Associazione tanto grande e diffusa in tutta Italia si misura sulla qualità delle idee, sui valori, sulla passione dei dirigenti, delle persone, sulla voglia di fare il bene dei ragazzi, dei giovani e degli adulti che scelgono questo progetto.

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