Gli auguri natalizi del CSI Vallecamonica
Auguri di Natale e di buon anno alle società e ai tesserati del CSI Vallecamonica prendendo spunto da due fatti di cronaca molto lontani dallo spirito natalizio. A Brescia nello scorso fine settimana un arbitro del CSI, durante una partita di calcio su un campo dell’Oratorio, è stato colpito con una testata. Il direttore di gara è finito all’ospedale fortunatamente in condizioni non gravi. A lui, a tutti gli arbitri di calcio e al Comitato del CSI bresciano vanno la nostra solidarietà e i nostri auguri; non è il primo caso che capita in questo scorcio di stagione e la presa di posizione del Comitato bresciano è stata chiara: nessuno spazio alle azioni e ai gesti che minano la serenità della pratica sportiva. Nella nostra attività sono successi alcuni episodi di intolleranza ma non di questa gravità; non si deve comunque abbassare la guardia. L’altro fatto non ha niente a che vedere con la violenza anche se, come nel precedente, ci lascia con l’amaro in bocca. Dal 31 dicembre 2023 si ferma l’attività del Gruppo Podistico Legnami Pellegrinelli, una delle società sportive storiche della Vallecamonica. Quarantacinque anni passati a promuovere con successo il podismo sul nostro territorio. L’attività del gruppo è stata fermata dai vincoli burocratici cresciuti in maniera esponenziale in questi ultimi mesi che hanno fatto gettare la spugna al Presidente del gruppo sportivo. L’entrata in vigore della riforma dello sport e, per noi, anche quella del Terzo Settore obbliga chi fa volontariato nel mondo sportivo a passare più tempo davanti al computer a studiare tutti i passaggi di queste leggi che sui campi dove si pratica lo sport. Senza tra l’altro avere delle certezze ancora adesso dopo quasi due anni. L’abbiamo ripetuto più volte che l’intervento legislativo in questo campo era necessario, vanno però valutate meglio le conseguenze. C’è il rischio concreto di perdere un patrimonio umano e storico molto importante. Cosa auguro allora a tutto il CSI Vallecamonica? Un maggior senso della misura. Nella pratica sportiva, dove alzare la voce per affermare le proprie ragioni, litigare, offendere e non accettare le decisioni degli arbitri sono diventate situazioni quasi “normali”. Gesti contagiosi di maleducazione che invocano un ritorno ad un senso della misura smarrito che riporterebbe tutto verso un livello apprezzabile di gentilezza nello sport. La pratica sportiva, è bene ricordarlo, serve a stare bene con se stessi e con gli altri non a sfogare le proprie frustrazioni, le rivalse e la violenza repressa. Senso della misura che purtroppo sembra mancare anche nelle nuove regole date al mondo dello sport. E, come si temeva, mettere paletti così stringenti a chi da volontario di occupa della promozione dell’attività sportiva porta a decisioni drastiche come la chiusura del gruppi sportivi. Certo anche il volontariato e i gruppi sportivi devono adeguarsi ai profondi cambiamenti in atto nella società, meglio se fatto in modo graduale e soprattutto calibrato. Certo non è colpa della burocrazia se l’innamoramento per il volontariato è in difficoltà, ci sono altre ragioni che vanno discusse ed approfondite. Questa situazione però non aiuta. Più misura per tutti quindi.
Buon Natale.