Nel record di affiliazioni al CSI il merito di ogni società

Nonostante le dense nubi all’orizzonte, il CSI veleggia sicuro nel grande mare di una proposta sportiva a misura di persona, valida per tutti, capace di formare, educare, creare aggregazione e, soprattutto, dare gioia a chi la pratica. I numeri record confermano questo stato di grazia, apparentemente illogico, pensando al passato recente, segnato dalla pandemia, e dalle pesanti ripercussioni di una riforma del lavoro sportivo che genera perplessità e sta impegnando i vertici nazionali, nella rinnovata volontà di tutelare i dirigenti delle moltissime società sportive sparse sul territorio. Ma è tanto importante che i dati del tesseramento registrino il primato nella storia del CSI? Sì, lo è, ma solo per rinnovare il nostro entusiasmo e specialmente come ringraziamento a tutti coloro che sostengono, propongono, diffondono l’attività sportiva della nostra Associazione. Il successo di adesioni al Csi è inoltre la base su cui costruire i progetti per il futuro. Anche i più ambiziosi e difficili da gestire. Proprio martedì ho compiuto un faticoso ma entusiasmante tour di incontri. Ho iniziato con il Presidente della Lega Serie A di calcio, Lorenzo Casini, per concordare la prosecuzione di un’esperienza fantastica quale si è rivelata la Junior Tim Cup, per un progetto condiviso con il calcio professionistico. Sono passato poi ad un incontro con il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Beniamino Quintieri, che ha confermato la disponibilità a sostenere in convenzione società sportive e comitati del CSI nelle necessità di adeguare o rinnovare gli impianti sportivi. Ho infine ricevuto con grande piacere la visita, presso la sede nazionale, di don Miguel Cardoso, un giovane sacerdote portoghese incaricato di recente per il Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione attraverso lo sport. Don Miguel conosce il CSI anche per avere giocato la Clericus Cup. Nell’occasione abbiamo parlato di progetti da condividere per future collaborazioni finalizzate alla sempre più capillare diffusione dello sport a portata di tutti. Mi sono chiesto: da dove viene questa fiducia e credibilità al CSI? Dal lavoro serio, affidabile, generoso, dei dirigenti della nostra Associazione a tutti i livelli, da quello nazionale a quello regionale, da quello territoriale a quello delle più piccole ma fondamentali società sportive in tutta Italia. Quindi, avanti tutti insieme con coraggio e fiducia nella nostra volontà di essere degni del CSI e della sua storia.

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