La festa dell’ASC Capodiponte per il discobolo

Una festa bellissima grazie all’ASC Capodiponte che ha ospitato “TimeOut” l’iniziativa del CSI Vallecamonica promossa per fare il punto della situazione a metà mandato e in vista dell’Assemblea elettiva. Mezzo mandato del Consiglio di Comitato un po’ più ampio a causa della pandemia che ha spostato tutte le scadenze associative. Appuntamento per i rappresentanti dei gruppi sportivi a Capodiponte scelta come sede perché all’ASC Capodiponte è stato assegnato il Discobolo al merito 2023. Il massimo riconoscimento dell’Associazione che il CSI camuno ha attribuito alla società sportiva di Capodiponte per aver contribuito nel 1979 alla fondazione del Comitato di Vallecamonica.Un riconoscimento preso sul serio dalla società presieduta da Giulio Squaratti che ha mobilitato i giovani atleti, dirigenti, allenatori, ex Presidenti, Sindaco e parroco. Tante persone per applaudire l’impegno dell’ASC Capodiponte e condividere questo premio giunto dopo 65 anni al servizio dello sport e della comunità. Una carrellata di fotografie che hanno ricordato la storia del gruppo accompagnata dalle parole di uno dei soci fondatori; poi i ringraziamenti del Sindaco Andrea Ghetti e del parroco don Pierangelo Pedersoli uniti nel ringraziare i volontari impegnati nelle diverse attività del gruppo sportivo. Sguardo anche al futuro tracciato dal Presidente Giulio Squaratti che ha presentato le nuove maglie della società dove è stata realizzata l’unione tra lo “storico” colore amaranto e le incisioni rupestri simbolo del paese. Introduzione all’incontro di Capodiponte affidato a don Andrea, Assistente ecclesiastico del CSI Vallecamonica, che ha letto e commentato il Vangelo del giorno. Un brano dove emergono i temi dell’insegnamento, del cambiamento, della collaborazione e della trasformazioni che possiamo realizzare con l’aiuto del Vangelo. Dopo la festa capontina per il riconoscimento associativo l’incontro è proseguito con l’analisi dei temi inseriti nell’agenda di “Time Out”. Una trentina i dirigenti ed allenatori presenti, non grandi numeri ma l’importante era ricominciare a trovarsi di persona. Le riunioni on line promosse dopo la pandemia raccolgono il consenso di molti, non hanno però la bellezza del confronto diretto che va ripreso e incentivato vincendo la disabitudine ai confronti “dal vivo”. Quattro i capitoli della discussione con l’analisi dell’attività sportiva ad aprire il pomeriggio di formazione. Protagonisti i numeri che hanno offerto spunti di riflessione interessanti. Il numero dei tesserati dopo il calo della pandemia è ripreso a salire superando quota 6500 raggiunta nel 2017/2018, segno di buona salute dell’Associazione e della “fame” di sport sul nostro territorio. Altro dato interessante e positivo è il sorpasso deciso dei tesserati minorenni sugli adulti; il CSI Vallecamonica sta diventando sempre più un Comitato di sport giovanile con la forbice tra tesserati adulti e giovani che sfiora le mille unità. Questo ricordiamolo in un lungo periodo di calo delle nascite. Non ci sono solo numeri positivi, andando ad analizzare il numero delle squadre iscritte si può vedere come nel giro di una decina di anni sia nel calcio che nella pallavolo le iscrizioni si sono praticamente dimezzate con più o meno lo stesso numero di tesserati. Segno probabilmente di un aumento nella partecipazione in altre discipline sportive ma non solo. Andando in profondità infatti si può notare che adesso le rose delle diverse squadre sono molto più ampie rispetto al passato ed è raro che una società sportiva costituisca più squadre in una stessa categoria. Sottolineato anche che in diversi campi sportivi della Vallecamonica non si gioca più, segno che si preferisce affiliarsi a società grandi abbandonando quindi l’esperienza di un gruppo sportivo nel proprio paese. Probabilmente pesa il fattore economico, non è da trascurare nemmeno la difficoltà nel trovare dirigenti ed allenatori per seguire le formazioni di calcio e pallavolo. Su questo punto si è aperto un confronto sulle difficoltà del volontariato, tema che sicuramente deve essere affrontato nel prossimo futuro.  Il capitolo successivo si è occupato della formazione che in questi anni ha regalato parecchie soddisfazioni al CSI camuno. Sono 250 gli allenatori che hanno frequentato i corsi di formazione o sono impegnati ad ottenere la qualifica, più di un terzo dei tesserati come dirigenti/allenatori. Negli interventi è uscita anche la qualità della formazione che ha portato ad un innalzamento del livello tecnico dell’attività proposta dal CSI. È stata presentata anche la seconda parte della formazione che da un paio d’anni è stata estesa dall’autunno anche ai mesi di gennaio, febbraio e marzo per consentire agli allenatori di avere più opportunità a disposizione. In particolare è stato “raccomandato” l’incontro con Paolo Erba in programma il 26 marzo e dedicato al rapporto tra adolescenti e sport, anche questo tema da approfondire per il prossimo futuro. Nella sezione riservata alle iniziative sociali del CSI Vallecamonica sono state ricordate le iniziative promosse in questi anni: dal volontariato sportivo nel mondo alla collaborazione con la Cooperativa “Si può”, dalle iniziative con la Comunità Montana alla partecipazione al Laboratorio per la promozione di attività fisica e movimento con l’obbiettivo di favorire lo sviluppo di uno stile di vita avviato dall’ATS della Montagna. Collaborazioni che testimoniano il radicamento sul territorio del CSI camuno e la sua apertura sul mondo con l’impegno in “CSI per il mondo”. Quarta ed ultima parte riservata all’Associazione ed in particolare all’Assemblea elettiva che all’inizio del prossimo anno porterà al rinnovamento dei vertici del Comitato. Un cammino ancora lungo ma che, un passo alla volta, deve essere affrontato con il contributo fondamentale delle società sportive. Comprensibile il timore di prendere ulteriori impegni oltre a quelli già gravosi nel proprio gruppo sportivo ma serve una mano dalle società sportive per dare slancio alla proposta del CSI Vallecamonica nel prossimo quadriennio.

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